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Break Dance

La breakdance (vero nome b-boying o breaking) è una disciplina di ballo della cultura hip hopsviluppato dalle comunità giovanili afro-americane e latinoamericane del Bronx a partire dal 1968.

Dj Kool Herc coniò il termine b-boy per identificare i giovani che ballavano scendendo "a terra", durante i suoi breaks musicali nelle feste di strada del 1972. A partire dagli anni ottanta il b-boying si è diffuso in tutto il mondo, evolvendo la sua tecnica con mosse sempre più spettacolari, e associando la sua pratica ad un vero e proprio stile di vita, di stampo hip hop.

Le origini di questo tipo di ballo sono incerte. Per convenzione, la sua nascita viene stabilita intorno alla fine degli anni sessanta - prima metà degli anni settanta, ad opera di giovani comunità afroamericane e latine del South Bronx di New York. Prima del fenomeno dei Block Party e della nascita dei breakbeat, alcuni giovani, al ritmo della musica funk e di artisti come James Brown, iniziarono ad abbinare movimenti "in piedi" e "a terra" senza una vera e propria struttura.

La "moda" della breakdance giunge in Italia negli anni ottanta e si sviluppa di pari passo con ilmovimento hip hop. Strade, centri sociali e discoteche di Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli, Genova diventano luoghi fertili per la nascita di numerosi b-boy che iniziarono a rappresentare lo "stile italiano" anche all'esterno.

Universalmente riconosciuto come il più importante e stimato breaker italiano è senz'altro The NextOne (Maurizio Cannavò, 1969) considerato un maestro a livello mondiale e ideatore delPower footwork.

Fra i primi della scena italiana ricordiamo inoltre: Emilio e Marcella di Genova membri del Battle Squad (dalla Germania assieme ai fondatori del gruppo Frank di Zurigo e Swift), Sean Martin, Paolino, Tony, Michele di Milano, Massimo Colonna alias Crash Kid (1972-1997) di Roma, Eddy J - Begha - Roger - Kaze - Snorky di Savona, Scacio di Mantova, Led di Firenze, Kid Head (Davide) di La Spezia, DC Ace (Carlo) di Pesaro.

Nel 1991 Maurizio ed Emilio con la crew Battle Squad vincono il Battle of the Year, mentre nel1995 trionfano Kid Head e Crash Kid con il gruppo The Family.

Luoghi storici del breaking italiano sono di fronte al Teatro Regio di Torino, il muretto a Milano e la Longines in Piazza Piccapietra a Genova, Galleria Colonna a Roma, che negli anni ottanta enovanta furono il teatro degli allenamenti e dei battle delle prime generazioni di b-boy italiani.

Negli anni duemila, dopo un periodo di "morte apparente" relativo alla seconda metà degli anni novanta, il breaking italiano conta migliaia di b-boy e Fly e decine di crew che spesso partecipano ad eventi internazionali. La penisola ospita a sua volta manifestazioni con ospiti internazionali come l'Hip Hop Connection o il Battle of the Year Italia.

Tecnica
Durante la propria sessione di ballo il b-boy generalmente segue una struttura espressiva, fortemente legata alle categorie tecniche dei passi:
- Toprock - parte "in piedi" all'inizio della sessione;
- Go-down - passaggio dalla parte in piedi(toprock) a quella "a terra" (downrock);
- Footwork - categoria di passi che prevedono l'utilizzo delle gambe;
- Powermove - categoria di movimenti di rotazione veloci attorno ad un asse del corpo;
- Freeze - categoria di posizioni di blocco in equilibrio del corpo, usato generalmente alla fine della sessione.
- Baby Freeze - consiste nell'appoggiare la testa per terra, poggiare anche le mani e, sui gomiti appoggiare una gamba e mantenere l'altra sollevata.
- Chair Freeze - consiste nell'appoggiare la testa, un piede e una mano tenendo l'avambraccio perpendicolare al fianco e al resto del braccio e tenendo il corpo parallelo al terreno con il fianco verso il basso.

I primi b-boy si ispirarono principalmente ai modelli offerti dai media e dalla propria cultura di origine (afro-amerciana e latina). La maggior parte degli ispiratori hanno un background africano ed erano personaggi di spicco nel mondo dello spettacolo americano deglianni settanta.

Con gli anni ottanta, a seguito della diffusione mediatica della breakdance, la trasmissione Soul Train nel ciclo condotto da Don Cornelius diventò la vetrina per numerosi artisti e ballerini, continuando ad influenzare il modo di ballare dei b-boy e di chi praticava altri stili di danza hip hop.

Di seguito riportiamo un elenco di personaggi e pratiche che sono riconosciute come le fonti d'ispirazione "chiave" per la nascita delbreaking.
- James Brown - Cantante afroamericano, durante i suoi concerti eseguiva virtuosi passi in piedi.
- Sammy Davis Jr. - Cantante afroamericano, durante i suoi concerti eseguiva virtuosi passi in piedi.
- Michael Jackson - Cantante e ballerino protagonista di numerosi videoclip a partire dagli anni ottanta.
- Nicholas Brothers - Ballerini afroamericani, famosi per le loro performance acrobatiche.
- Fancy dance - Stile di ballo riconducibile alla tribù dei nativi americani lakota.
- Salsa - Stile di ballo latino-americano sulle note dell'omonimo genere musicale.
- Film di Kung Fu anni settanta - Nel Bronx le proiezioni di questo genere di film erano molto diffuse e a basso costo.
- Ginnastica artistica - Alcuni mosse, in particolare powermove, derivano da esercizi caratteristici di questo sport.
- Muhammad Ali - Pugile afroamericano, presero ispirazione dalle sue movenze bouncin.

Sin dal suo inizio, il breaking ha fornito una cultura giovanile alternativa e costruttiva, rispetto alla violenta realtà delle gang urbane.

Oggi, la cultura della breakdance è una disciplina notevole che riunisce le abilità di ballerini ed atleti. Poiché l'accettazione e la crescita è centrata esclusivamente sulle capacità che si dimostrano, tale cultura è pressoché esente da distinzioni di razza, sesso ed età, ed è stata accettata e praticata universalmente.







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