Il jive o jive jazz è una danza in ritmo di 4/4 proveniente dal Nordamerica. Veniva ballata dagli afroamericani durante gli anni '40 e rientra tra le discipline latino-americane.
Fu inventata ad Harlem nella notte del 21 maggio 1927 al Savoy Ballroom. In quella data si stava festeggiando un importante avvenimento: Charles Lindbergh era riuscito a trasvolare l'oceano Atlantico ed era arrivato "vittorioso" a Parigi. Nella sua prima formulazione, il jive fu ballato esclusivamente da danzatori neri.
Successivamente fu ripreso dai bianchi che vi aggiunsero numerose figure e vi apportarono modifiche tecniche che ne complicarono e appesantirono l'esecuzione.
Dopo la seconda guerra mondiale, con l'evoluzione del jazz verso il bebop, il break-away diventò la base del rock 'n' roll, mentre il jive fu sottoposto ad una serie di revisioni e perfezionamenti stilistici che ne hanno fatto uno dei balli ancor oggi più prestigiosi a livello internazionale.
Un'epoca di forte recessione economica ma di grande sviluppo per il ballo; le orchestre statunitensi di musica da ballo erano in forte competizione tra di loro e tutte alla ricer¬ca di motivi con i quali distinguersi dalle altre. Il direttore di una di queste, Benny Goodman, effettuò degli esperimenti con il tempo di musica del Fox Trot; egli cambiò gli accenti spostandoli dal primo e dal terzo batti¬to rispettivamente al secondo e al quarto, ottenendo il ritmo della musica "Swing".
I ballerini adattarono a questa nuova composizione nuovi passi e nuove figure, ispirandosi al "Lindy Hop", prima versione del "Rock and Roll".
Alcuni anni dopo i soldati americani e canadesi diffusero lo "Swing" durante la seconda guerra mondiale nelle varie nazioni dove combatterono.
In Francia questo nuovo ballo venne chiamato "Be-Bop", in Germania "Blues Boogie", in Italia "Boogie Woogie" e in Inghilterra "Jive".
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